Un vaccino contro l’indifferenza

Tra i danni della pandemia quelli causati alla cultura della solidarietà

Il testamento solidale è un vero e proprio vaccino contro l’indifferenza: è questo il messaggio lanciato dal Comitato Testamento Solidale, coordinamento di 23 tra le più importanti organizzazioni non-profit in Italia, per ricordare che, a fronte delle tante crisi che la pandemia ha aperto anche sul fronte sociale, economico, culturale e ambientale, esiste un vaccino di straordinaria efficacia e con nessuna controindicazione: la solidarietà.

La pandemia ha aggravato le diseguaglianze, ha esacerbato le povertà e ne ha create di nuove. Accanto a una inedita crisi sanitaria, ha generato una diffusa situazione di povertà educativa con la più grande interruzione mondiale dei cicli scolastici nella storia dell’ultimo secolo; ha rimarcato le differenze di genere; ha messo in discussione tanti diritti: dalla cura all’eguaglianza di genere, all’istruzione, al lavoro. Non ultimo, ha evidenziato in modo drammatico l’impatto del nostro stile di vita sull’ambiente.

Questa pandemia lascerà a lungo dietro di sé una scia di nuovi e vecchi bisogni a cui rispondere – spiega Rossano Bartoli, portavoce del Comitato Testamento Solidale e presidente della Lega del Filo d’Oroma per farlo, serve il supporto di ciascuno di noi, serve una sorta di vaccino contro l’indifferenza, per stimolare gli anticorpi della generosità e dell’altruismo. Il lascito solidale è un importante componente di questo vaccino, perché è una risposta altruistica che guarda al bene di chi resta.

Soprattutto, è un gesto alla portata di tutti, perché anche con piccole somme o beni si può contribuire a portare sollievo dove c’è una sofferenza o un bisogno, senza ledere in alcun modo gli interessi di eventuali legittimi eredi”.

Il Comitato Testamento Solidale, di cui fanno parte 23 organizzazioni non-profit – ActionAid, Ail, Aism, Fondazione Don Gnocchi, Lega del Filo d’Oro, Save the Children, Aiuto alla Chiesa che Soffre Onlus, Amnesty International, Amref, Apurimac onlus, Associazione Luca CoscioniCbm, Greenpeace, Istituto Pasteur Italia, Fondazione Cenci Bolognetti, Operation Smile Italia Onlus, Fondazione Telethon, Fondazione Umberto Veronesi, Mission Bambini, Progetto Arca, Unicef, Università Campus Bio-Medico di Roma, Uici e Vidas – è nato nel 2013 proprio per diffondere la cultura del lascito solidale in Italia ed è stato fra gli artefici di un cambiamento che, secondo gli esperti, proseguirà nei prossimi anni, assecondando e incoraggiando attraverso una costante opera di informazione e sensibilizzazione i profondi mutamenti sociali, economici, perfino psicologici che hanno investito negli ultimi anni il nostro Paese e si sono accentuati dopo lo scoppio della pandemia a inizio 2020.

Secondo la ricerca Gli italiani e la solidarietà dopo il coronavirus, diffusa in occasione della VII Giornata Internazionale del Lascito Solidale (13 settembre 2020) e condotta a fine giugno 2020 da Walden Lab, tra gli over 50, l’11 per cento dichiara di aver pensato a un lascito solidale in seguito all’emergenza covid-19; 2 su 10 hanno fatto o sono propensi a fare un lascito solidale in favore di un’organizzazione non profit, un totale di circa 5 milioni e mezzo di persone: quasi il triplo rispetto al 2013. 

Da poeta e maestro di parole, il cantautore Roberto Vecchioni ha donato alla campagna del Comitato Testamento Solidale una breve favola; poche righe di enorme sensibilità che, insieme alle note, danno il senso dell’iniziativa.

E su www.testamentosolidale.org un’esaustiva panoramica sui progetti e le iniziative realizzate dalle associazioni non profit che aderiscono al Comitato Testamento Solidale e scaricare la Guida ai lasciti solidali, che offre informazioni ampie e dettagliate sull’argomento. (Redazione)

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