
L’associazione Smed (Sviluppo mediterraneo) dona 300 mascherine contro il coronavirus al sindacato di polizia Coisp. La consegna è avvenuta nei locali della caserma Pietro Lungaro di via Agostino Catalano da parte del presidente dell’associazione, Alessandro Onorato, ai vertici del sindacato: il segretario nazionale, Nicolò Di Maria, il segretario regionale Maurizio Senise e il segretario provinciale Sergio Salvia.
“In un periodo in cui anche a Palermo sta tornando alta la guardia e crescono i contagi da coronavirus – dice Onorato – vogliamo dare un sostegno concreto agli uomini e alle donne in divisa che operano per garantire la nostra sicurezza in condizioni di lavoro difficili e con presidi spesso insufficienti a garantire la protezione dall’infezione”.
“La polizia di Stato interagisce costantemente con i cittadini e non opera in smart working – spiega il segretario regionale Senise – motivo per il quale è necessaria l’adozione di una adeguata profilassi sanitaria. Questo vale per la gestione dei migranti e per il controllo del territorio, per i servizi di ordine pubblico e di frontiera e per le attività proprie dell’ufficio immigrazione, e per il foto-segnalamento effettuato dalla scientifica. Servizi operati spesso in situazioni di particolari criticità – continua Senise – durante i quali è quasi impossibile riuscire a mantenere il distanziamento sociale“.
“Tra i provvedimenti urgenti e indifferibili – rilanciano il segretario nazionale Di Maria e il segretario provinciale Salvia – è più che mai necessario avviare un serio monitoraggio sanitario di tutto il personale di polizia che, per ragioni di servizio, si trovi a contatto con i migranti o con la cittadinanza attraverso l’utilizzo sistematico di tamponi al fine di evitare possibili focolai da covid-19 tra gli appartenenti alla polizia di Stato e nei rispettivi ambienti familiari.
Come Coisp temiamo che il pressapochismo imperante su tale questione che interessa uomini e donne in divisa possa determinare contagi difficilmente contenibili. Il continuo lesinare di risorse pubbliche nella tutela sanitaria dei poliziotti – concludono i vertici sindacali del Coisp – denota una mancanza di rispetto per i servitori dello Stato ed una miopia sociale inaccettabile”. (Redazione)