Tutti i telegiornali della prima serata hanno dato nei titoli di testa il ritiro della candidatura a presidente della Repubblica di Silvio Berlusconi.
Il nome dell’imprenditore e politico ha tenuto banco per settimane fino all’annuncio di oggi, a 48 ore dalla seduta in cui i grandi elettori si riuniranno per scegliere il nuovo capo dello Stato.
Da Berlusconi l’auspicio che il presidente del Consiglio Mario Draghi continui il suo lavoro fino alla fine della legislatura.
Resta del tutto irrituale la candidatura a un ruolo di garanzia che, in quanto tale, dovrebbe scaturire dalle forze politiche che, poi, cercano – tutte -di allargare il consenso intorno ad essa.
Altrettanto inopportuna appare la rinuncia a ricoprire tale ruolo, soprattutto quando essa viene manifestata in modo tale da scoraggiare ogni legittima ipotesi o proposta. (Sergio Scialabba)
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