Si continua ad emigrare in UK, chi resta in zona sceglie Carini

Piccadilly Circus

Si va a vivere in “provincia” oppure si vola verso il Regno Unito  nonostante la Brexit ma anche negli altri paesi europei compresa la Spagna oppure Malta. I dati diffusi dall’ unità operativa studi e ricerche statistiche del Comune di Palermo dicono che  emigra nel Palermitano il 41, 7 per cento di coloro che lasciano la capitale – Carini (18 per cento del totale di coloro che vanno a stare in un comune della provincia di Palermo), Monreale (13 per cento), Villabate (10,4 per cento), Misilmeri (7,4 per cento), Bagheria (7,2 per cento), Ficarazzi (4,5 per cento) e Capaci (4,1 per cento) per un motivo molto semplice:  il costo della vita in questi posti è inferiore alla città, anche se la grande rete infrastrutturale che renderebbe reale la grande Palermo non è stata realizzata, a cominciare dal passante ferroviario.

Invece i giovani in cerca di occupazione scelgono – come sempre – Londra, ma anche la Germania, la Francia, gli Stati Uniti e poi via via Spagna, Belgio, Svizzera e Malta che, a fronte di un potenziale nettamente inferiore alla Sicilia, ha fatto del turismo un comparto in grado di generare molta occupazione. L’ età media degli emigranti palermitani è di 30, 8 anni  e, nel 2017, sono stati 1.364 cittadini registrati all’ anagrafe del Comune, pari all’11,5 per cento del totale degli emigrati,  a trasferirsi all’estero. L’ età in cui si emigra di più è dai 25 ai 29 anni: l’ anno scorso sono stati 1824 pari al 15,4 per cento e, poi, anche dai 30 ai 34 con 1780 unità pari al 15,0 per cento del totale. Emerge che il saldo migratorio l’ anno scorso è risultato negativo di 2.711 unità: rispetto al 2016 si è registrata una flessione dei flussi immigratori ed un aumento dei flussi emigratori. (Redazione)

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