
Anche gli stranieri in possesso di un certificato di avvenuta vaccinazione con un vaccino non autorizzato o non riconosciuto come equivalente in Italia avranno il super green pass: lo prevede il decreto in materia di covid discusso dal Consiglio dei Ministri di ieri, 2 febbraio, sotto la presidenza del capo del governo Mario Draghi e del sottosegretario Roberto Garofoli.
La misura consentirà il ritorno in Italia di centinaia di migliaia di turisti russi, innamorati del Belpaese, che mancano dall’inizio della pandemia: ciò rappresenta una svolta per il settore turistico, per il commercio e l’enogastronomia e soprattutto per i risvolti di carattere psicologico.
Ma i benefici valgono anche per ungheresi, bulgari e rumeni che, in Italia, per studio e lavoro, sono da lungo tempo di casa. E, in generale, per cittadini extra Ue che non hanno mai ottenuto il green pass prima e il super green pass, poi, perchè vaccinati – per esempio – con Sputnik.
Questione sollevata per gli impiegati nel lavoro domestico – colf e badanti per intenderci. E su questo che era stata, a suo tempo, proposta come soluzione il mutuo riconoscimento dei certificati, facendo leva sull’accordo bilaterale Ue – Repubblica di San Marino , Ue – Città del Vaticano che deroga al nulla osta dell’Agenzia Europea per i Medicinali. Fino al provvedimento di ieri. (Redazione)
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