Ricordare durante il cambiamento

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Cade in un momento delicato, complesso, di grandi trasformazioni il prossimo 27 gennaio, Il Giorno della Memoria, così designato dalla risoluzione 60/7 dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite del primo novembre 2005, durante la 42esima riunione plenaria.

La risoluzione fu preceduta da una sessione speciale tenuta il 24 gennaio 2005 durante la quale l’Assemblea generale dell’Onu celebrò il sessantesimo anniversario della liberazione dei campi di concentramento nazisti e la fine dell’Olocausto.

E, infatti, si è stabilito, com’è noto, di celebrare il Giorno della Memoria nel giorno in cui – nel 1945 – le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz, luogo che testimonia idealmente una terribile pagina della storia ebraica e della storia dell’uomo.

Tra i tanti appuntamenti attesi – alle ore 16 – presso il Memoriale della Shoah di Milano e online la studiosa Donatella Di Cesare sarà intervistata da Marco Vigevani su Se Auschwitz è nulla, il suo libro che approfondisce il tema del negazionismo. (Redazione)

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Oggi è il Giorno delle Memoria (di ogni ebreo e di ogni uomo)