Radicepura a Marina di Libri

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Il Radicepura Garden Festival conferma per il terzo anno consecutivo la collaborazione con Una Marina di Libri, una gemellaggio che unisce le due manifestazioni nel nome della cultura mediterranea.

Il festival parteciperà alla kermesse palermitana (dall’8 all’11 giugno nel Parco Villa Filippina) nella giornata conclusiva con l’appuntamento Il Giardino eretico: Uno spazio per piante o persone,

Un dialogo tra Manlio Speciale, membro della giuria del Festival nonché curatore dell’Orto Botanico dell’Università di Palermo e il Collettivo BoHoꓭ, che ha realizzato per il festival il progetto UFO, Una Foresta Occulta, interpretando il tema dell’anno dedicato al Giardino delle Piante.

Partendo dal progetto di Radicepura, che ruota intorno ad un’operazione semplice quanto radicale e fondativa, si giunge a un’idea: delimitare una porzione di natura per farne un interno, elevandolo in poesia dal resto del mondo naturale.

Si esploreranno così vari ambiti, afferenti alla cultura e al giardino mediterraneo: infatti le parole cultura e coltura derivano entrambe da cultus, cultura, devozione, culto interiore, e da colere, ovvero coltivare, curare, osservare, abitare, adorare. Ed è in queste radici etimologiche, dagli intensi significati, che il progetto e il giardino trovano così, nella tradizione, la miglior forma di ecologia possibile.

“Rinnoviamo con grande piacere la collaborazione con Una Marina di libri, con cui condividiamo l’impegno a diffondere la cultura mediterranea che passa anche dalle piante, dagli alberi, dai giardini, tradizionalmente  luoghi di cultura e di incontro, dove possono nascere relazioni all’insegna della cura e del rispetto” commenta Mario Faro, Direttore Generale del Radicepura Garden Festival.

Partecipiamo guidati da Manlio Speciale, che ringrazio per la passione con cui ci affianca, e con il collettivo BoHoꓭ, giovani architetti siciliani che con generosità e creatività ci  hanno portato il loro progetto, così radicato nella storia del nostro territorio, in dialogo con le altre proposte –  italiane e non –  dando vita a un luogo aperto alla  contaminazione e confronto quale la biennale del paesaggio intende essere.

Ricordo infine che simbolo di questa IV edizione dedicata al  GIardino delle PIante, è  la pianta di Carrubo,  siciliana per eccellenza, detta anche ‘pianta della sopravvivenza’,  per ricordare la resistenza alle avverse condizioni climatiche, tema sempre più di attualità, una pianta capace di essere non solo ornamento, ma anche nutrimento, una pianta completa e complessa, vera alleata dell’uomo”. (Redazione)

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Radicepura Garden Fest parte in IV