Quell’angoscia per la Bse

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L’encefalopatia spongiforme bovina (Bse), nota come il morbo della mucca pazza oggi, secondo alcune fonti, considerata in via di eradicazione, procurò all’inizio del nuovo millennio grande angoscia in tutta Europa.

Nel 2000 la Procura di Torino tornò ad occuparsene, dopo i sospetti emersi a seguito di controlli dei Nuclei Antisofisticazione in alcuni macelli. La questione interessò i ministri delle Politiche Agricole e dell’Industria dell’epoca.

Divenne motivo di preoccupazione per l’economia dopo avere creato il panico collettivo, essendo stata dimostrata una relazione tra il morbo nell’animale e la sua variante umana, ossia le stesse caratteristiche biologiche.

In Continente fu scoperto un corpo dove si producevano illegalmente vaccini (e sospettato un traffico illegale di virus) e fu rilevato come, manipolando gli agenti infettivi, questi mutando possono diventare infettivi per l’uomo. Ciò che accadde pochi anni prima ad Hong Kong con 18 casi di influenza aviaria. (Sergio Scialabba)

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