Quella visita di Jfk a Roma

Jfk

Al di là del fascino personale, dell’eleganza e della mondanità, ci sono aspetti controversi intorno alla visita di Jfk a Roma del 1963.Un resoconto intitolato Il Malaffare del regista e scrittore Roberto Faenza (tolto subito dal commercio su pressioni politiche) identificava la celebre struttura Gladio, di cui si sarebbe parlato accuratamente molti anni dopo, mettendola in relazione proprio a quella due-giorni del presidente americano nella capitale d’Italia.

Quella visita, com’è a tutti noto, gettò la basi del Centrosinistra in Italia, infatti si narra di Kennedy che si apparta con esponenti del Psi e del Pci, provocando lo stupore dei tanti presenti. Si pensi che Dean Rusk, il segretario di stato americano, si diceva allarmato delle posizioni di Riccardo Lombardi.

Com’è possibile che gli Usa appoggino il Psi, quando Lombardi chiede il riconoscimento della Cina comunista, il ritiro di tutte le truppe americane dall’Italia e una lotta incessante contro capitalismo e imperialismo?”: questo è il testo di un telegramma di Rusk all’ambasciata americana datato 18 ottobre 1961. E’ anch’esso citato ne Il Malaffare, saggio al quale ha attinto, a sua volta, lo storico Paul Ginsborg, recentemente scomparso. (Sergio Scialabba)

vedi

Ancòra sul falso mito dei Kennedy