
“Conosco le sue iniziative, le sue battaglie personali e le avversità che ha dovuto affrontare“.
Così diceva nel non tanto lontano 2016 Papa Francesco in una lettera inviata al sindaco di allora Leoluca Orlando, a margine dell’incontro tenutosi in novembre di quell’anno presso la Pontificia Accademia delle Scienze.
“Le esprimo, pertanto, la mia ammirazione – proseguiva il Pontefice – e la mia gratitudine per il suo operato intelligente e coraggioso a favore dei nostri fratelli e sorelle rifugiati. La mia porta sarà sempre aperta per lei e per questa nuova rete (rete dei sindaci, una delle innumerevoli iniziative lanciate dall’ex primo cittadino lungo i decenni nrd)”.
Chissà se, alla luce delle macerie lasciate in eredità alla capitale della Sicilia, il capo della Chiesa Cattolica avrà mutato oggi il suo giudizio, probabilmente meno generoso se fosse provenuto da un papa italiano, a conoscenza diretta e non mediata delle vicende nostrane. (Sergio Scialabba)
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