Preply: educati a Padova e al Sud

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Anno nuovo, vita nuova. O, perlomeno, nuovi buoni propositi. Preply – piattaforma globale di apprendimento delle lingue – ha realizzato uno studio per individuare le città più educate d’Italia, da cui prendere esempio, e quelle che devono migliorare.

In Italia c’è molta maleducazione. Tra i comportamenti da correggere giudicati più diffusi: passare molto tempo al cellulare in pubblico, non dare la precedenza nel traffico, non rallentare alla guida quando si passa vicino ai pedoni. In generale, gli italiani conquistano la sufficienza, ma vediamo chi inizia questo 2023 col piede giusto e chi no.

Sul podio delle città più maleducate d’Italia c’è Venezia e, al terzo posto, Parma. Rispetto al punteggio medio di maleducazione di 6,10 in una scala da uno a 10, queste aree metropolitane hanno raggiunto rispettivamente 6,55 e 6,51.

Non sorprende che i comportamenti maleducati più diffusi siano quelli legati alla concentrazione di un gran numero di persone in poco spazio: a Venezia, che accoglie ogni anno, quasi 13 milioni di turisti, saltare la fila e non rispettare lo spazio altrui sono, infatti, 2 dei comportamenti che hanno ottenuto il punteggio maggiore, rispetto alla media nazionale.

Sorprende come città anche più grandi, generalmente note per il traffico caotico e gli affollamenti, non siano presenti in vetta alla classifica: Roma è solo al quinto posto, mentre Napoli o Palermo (tradizionalmente note per un certo formalismo diffuso) si posizionano tra le città meno maleducate d’Italia.

Milano, seconda città della penisola per dimensioni e considerata come la città più pericolosa d’Italia nel 2022, si posiziona solo al quarto posto, nello studio di Preply.

Sul podio delle più educate si collocano città del centro-nord di medie dimensioni, nelle quali la qualità della vita è piuttosto elevata: Padova (5,18), Firenze (5,60), Modena e Verona a pari merito (5,66).

In una scala da 1 a 10, dove 10 equivale al livello massimo di maleducazione, Padova registra il livello più basso in 9 dei 12 comportamenti presi come riferimento per l’analisi: non rispettare lo spazio personale (4,24), saltare la fila (4,61), adottare un linguaggio corporeo che comunica inaccessibilità (4,67), essere scortesi con il personale di servizio (4,72), parlare in vivavoce in pubblico (4.79), essere rumorosi in pubblico (4.85), non rallentare con l’auto in prossimità di pedoni (5.03), non lasciare la mancia (5,45), non salutare (5,52).

Lasciare la mancia è uno dei comportamenti presi in considerazione da Preply per individuare le città più educate e maleducate ma anche per scoprire quali sono considerate le più generose.

Gli intervistati hanno così condiviso la loro abitudine, e la tendenza della città in cui vivono, a lasciare o meno la mancia al ristorante. In Italia, in generale, il 19,6 per cento degli intervistati ritiene maleducato non lasciare le mance al ristorante. Tuttavia, mentre un 23,3 per cento afferma di lasciarla regolarmente, 2 intervistati su 10 dichiarano di non essere soliti lasciare la mancia quando pagano il conto.

In base a quanto gli abitanti delle varie città ritengono sia giusto lasciare di mancia, secondo Preply la città più generosa d’Italia è Messina, seguita da Brescia e Palermo. Non ci si può, invece, aspettare mance consistenti a Parma, che chiude la classifica. Lo studio è basato sull’opinione di oltre 1.558 abitanti delle 19 città più grandi d’Italia in merito a 12 comportamenti e alla loro frequenza.

I dati raccolti sono stati elaborati in modo da ottenere un punteggio per ciascun comportamento e ciascuna città; è stato poi calcolato il punteggio complessivo di ogni città. E’ disponibile a questo link. (Redazione)

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