


La città si appresta ad entrare nel clou degli eventi di Palermo Capitale della Cultura e l’ amministrazione comunale affina la sua strategia, cominciando da quella che sembra un’ impresa: garantire il decoro. Ecco quindi che saranno resi permanenti gli arredi urbani, fioriere e panchine, dislocati nelle aree pedonali e saranno vietate, salvo eccezionali situazioni legate alla sicurezza e all’ordine pubblico, tutte quelle manifestazioni non compatibili con la fruizione pedonale. Lo ha dichiarato il sindaco Leoluca Orlando, preannunciando un provvedimento con il quale eventuali manifestazione sportive, podistiche o della stessa natura, saranno organizzate su percorsi diversi da quelli pedonali. “In questo modo – ha concluso il primo cittadino – daremo maggiore visibilità e vivibilità in uno schema più equilibrato a diverse aree della nostra città”. Un’ordinanza emessa giorni fa da Palazzo delle Aquile aveva precisato le linee di riqualificazione di alcune vie e piazze storiche, vietando il rilascio di autorizzazioni per manifestazioni temporanee che prevedano anche il commercio di prodotti alimentari nel tratto tra piazza Verdi e i Quattro Canti, Corso Vittorio Emanuele e Piazza Bologni, comunemente detto Vecchio Centro. Fiere-mercato e attività come la vendita di prodotti agricoli dovranno spostarsi in luoghi più consoni, anche quando si affianchino a iniziative di carattere culturale. I gazebo riducono la zona pedonale ma ci sono pure indicazioni chiare da parte del capo della Polizia e di quello del dipartimento dei Vigili del Fuoco. Non solo la minaccia terroristica è sempre incombente ma anche incidenti come quello di piazza San Carlo a Torino tengono alta la guardia. Intanto i residenti del braccio meridionale di via Maqueda, quello compreso tra i Quattro Canti e la Stazione Centrale, continuano ad interrogarsi su quale debba essere la sua sorte, adesso che l’ identità del tratto fino a piazza Vigliena appare meglio precisata.

In attesa della promozione di questo pezzo di centro storico a teatro della vita studentesca, potrebbe ospitare le fiere gastronomiche vietata nell’area più legata alla cultura. Cominciando magari con l’allestimento di quegli arredi urbani che stanno tanto a cuore all’amministrazione. (Sergio Scialabba)