Sono nubi nere quelle che si addensano sullo sport palermitano, che sembra preferire un gioco al ribasso. Esso non riguarda solo le sorti della squadra di calcio ma il sistema nel suo complesso. Proprio ieri i giudici della prima sezione del Tribunale amministrativo regionale di Palermo hanno respinto l’istanza della società Ires – che gestisce l’ippodromo della Favorita – di sospensione del provvedimento di sgombero della struttura. Alla luce della decisione dei giudici amministrativi il provvedimento disposto dal Comune è legittimo e, pertanto, ha come sbocco lo sgombero immediato di addetti e animali. L’ordinanza del Comune era stata emessa sulla scorta di provvedimenti della Prefettura, della Questura e del ministero dell’ Agricoltura. La chiusura dell’ Ippodromo ha inevitabili conseguenze sulla vita degli impiegati e di qualche centinaio di lavoratori dell’ indotto. E ha già provocato una richiesta di solidarietà all’ ippica italiana perchè prenda una posizione sul caso- Palermo. Il rischio è che i tempi per riaffidare la gestione dell’ Ippodromo con un bando europeo – presumibilmente destinati a dilatarsi – finirebbero per affossare definitivamente il comparto. Potrebbe sorgere, dunque, una vertenza di carattere sociale. E, persino, l’ abbandono dell’ impianto di viale del Fante. Che finirebbe nel catalogo delle strutture dimenticate insieme con il Velodromo e il Palazzetto dello sport. (Sergio Scialabba) foto Antonio Enea