Mostra fotografica alla Gam

ph Liao Je Wei on Unsplash

Direttamente da Forlì, dove ha chiuso i battenti lo scorso 6 gennaio, arriva a Palermo “Viaggio, racconto, memoria”, la retrospettiva sulle foto realizzate in oltre 40 anni di carriera da Ferdinando Scianna, allestita nelle sale della Galleria d’arte moderna, dal 21 febbraio al 28 luglio.

Più di 200 scatti in bianco e nero, selezionati da Paola Bergna, Denis Curti e Alberto Bianda e suddivisi in 6 sezioni: La memoria, Il racconto, Ossessioni, Il viaggio, Ritratti, Riti e miti. Un percorso espositivo e narrativo attraverso cui leggere, tra un’immagine e l’altra, tutta la carriera del fotografo bagherese.

Nato a Bagheria nel 1943 entra in contatto con l’ambiente universitario palermitano iscrivendosi alla Facoltà di Lettere e Filosofia senza mai, però, terminare gli studi. È datato ai primi anni Sessanta il primo approccio con il mondo della fotografia con una prima raccolta di scatti sulle feste popolari presso il circolo culturale di Bagheria, notata quasi per caso da Leonardo Sciascia. Il primo incontro tra i due sarà l’inizio di una grande amicizia fondamentale per la carriera di Scianna che nel 1965, dopo tre anni di lavoro, pubblica “Feste religiose in Sicilia” con testi del celebre scrittore. Trasferitosi a Milano inizia a collaborare come fotoreporter con il settimanale «L’Europeo», diventandone in seguito inviato speciale e infine corrispondente da Parigi. Torna ripetutamente in Sicilia per documentare i volti della sua gente e le tradizioni popolari ancora vive nell’isola, pubblicando “Les Sicilie ns” (editore Denoel), con testi di Dominique Fernandez e “La villa dei mostri” (introdotto da Leonardo Sciascia).

Già affermato nel panorama europeo, nel 1982 é il primo fotografo italiano dell’agenzia fotografica internazionale, Magnum Photos di cui diventerà membro effettivo sei anni più tardi. Numerose le collaborazioni eccellenti con scrittori di successo come Manuel Vázquez Montalbán e case di moda come Dolce e Gabbana di cui cura la campagna pubblicitaria. Approda anche al cinema pubblicando, con il concittadino Giuseppe Tornatore, il libro fotografico “Baaria”.

Assimilabile alla figura di Henri Cartier-Bresson, suo modello e fonte di ispirazione, considerato uno tra i più grandi maestri della fotografia contemporanea, Ferdinando Scianna anticipa l’inaugurazione, in programma mercoledì 20, e racconta vita e carriera – articolata tra moda, pubblicità e reportage – nell’incontro di martedì 19 febbraio al campus universitario nell’aula magna dell’edificio 15 alle 11. (Carmela Corso)

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