Messina Capitale della Mafia

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Messina è la capitale della mafia. Lo confermano e riconfermano i report della Direzione Investigativa Antimafia. Nell’area dei Nebrodi le famiglie ricalcano la struttura della mafia di Palermo. Nella fascia ionica, invece, è forte l’influsso di Catania.

Restano di attualità i sodalizi tra Messina e la Calabria, fondati prevalentemente sui traffici, sul gioco d’azzardo o su settori tradizionali come l’agricoltura e l’allevamento.

La costa tirrenica evidenzia grandi capacità di riorganizzazione, nonostante i colpi inferti dallo Stato. Indagini recenti individuano in Barcellona Pozzo di Gotto il luogo in cui più tipicamente si verifica lo scambio politico-mafioso. Ma analoghe dinamiche hanno riscontro a Milazzo e nelle Isole Eolie.

Sono radicati i sodalizi operanti nell’area di Cesarò e Bronte, legati alla famigerata famiglia di Mistretta, a sua volta legata a San Mauro Castelverde con contaminazioni nelle province di Palermo ed Enna. In sonno risulta dagli ultimi accertamenti la fascia jonica.

Messina città è sciaguratamente dominata dalla mafia attiva nelle corse clandestine di cavalli, nell’infame traffico di stupefacenti per il cui approviggionamento si rivolgono ai vicini calabresi.

Tutto questo in un contesto di diffuso disagio sociale al quale, nei decenni passati, non ha saputo dare risposte una classe politica inetta e connivente. Confermati i legami oltreoceano con le altre organizzazioni malavitose, in primis quella di origine irlandese. (Redazione)

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New Mafia alliances?