
Con più di una lettera recapitata al ministro dell’Istruzione alcuni maestri e diplomati Iusm segnalano presunte incertezze e le incongruità della legge n.234 del 30 dicembre 2021, in particolare nei confronti dei maestri di ruolo diplomati Iusm, già operanti nella scuola primaria in quanto vincitori di concorso e insegnanti di educazione fisica perché in possesso di diploma Iusm, titolo ancora più specifico per l’insegnamento dell’educazione fisica nella scuola primaria.
Rispetto alla situazione che si sta delineando (o che si è già delineata) viene fatto presente che, pur avendo titoli e competenze, a questi insegnanti sono state tolte le classi quinte e, dal prossimo anno, anche le classi quarte che, da anni, seguivano in palestra, compromettendo il rapporto con gli allievi e la continuità didattica del lavoro svolto.
Ad oggi questi insegnanti non sono ammessi ad un eventuale concorso per l’insegnamento dell’educazione motoria nella scuola primaria, in quanto viene richiesta la laurea magistrale, mentre il diploma Iusm è valido come accesso alle scuole secondarie di primo e secondo grado.
Anche l’eventuale ammissione e il superamento di un concorso porterebbe questi insegnanti ad insegnare una disciplina che assolvono da diversi anni nella stessa situazione economica precedente e con una nuova precarietà da sostenere.
Anche un eventuale ammissione al concorso e superamento dello stesso metterebbe questi insegnanti, per lo più cinquantenni, di fronte a una situazione paradossale: rinunciare ad un ruolo conquistato con fatica e dedizione per scegliere una classe di concorso nuova, ancora non delineata, con ore a spezzoni in più plessi e un conseguente anno di prova in una disciplina che insegnano mediamente da più di 20 anni.
Si denuncia che i suddetti maestri di ruolo in possesso di tirocini specifici come insegnanti di scuola primaria e con formazione Iusm per l’insegnamento nella scuola, nonché con decennale esperienza lavorativa nella scuola primaria, si vedrebbero dimenticati, scavalcati, lasciati in disparte e sostituiti da specialisti con nessuna formazione ed esperienza per la primaria ai quali (una novità) verrà impartita una formazione online di 9 ore per svolgere la loro mansione.
Si chiede che ministri, presidenti, sindacati e associazioni di categorie condividessero che queste situazioni vengono percepite come assurde, inconcepibili e ingiuste, prima di prendere eventuali decisioni. (Redazione)
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