
La manica sarà protagonista della bella stagione. A palloncino, svasata, a pipistrello, a gigot per esprimere il massimo della femminilità, oppure a sbuffo, per una giovane finto-trasandata perchè consapevole e, dunque, annoiata. D’altra parte, le forme gonfie furono già consacrate dalle Due donne che corrono sulla spiaggia, il dipinto di Picasso insospettabilmente stupito dal mistero della maternità. Ancor di più in primavera e in estate, la manica c’è anche quando manca, quasi che l’assenza ipotizzasse la presenza, come in un blazer smanicato da indossare con lupetto o con una camicia in contrasto trasparente. Se l’effetto poncho della manica a pipistrello evoca le atmosfere latino-americane rese familiari dal cinema e dalla letteratura, ricorda anche il capo reso celebre da Giosuè Carducci nelle Odi barbare e che usava indossare l’eroe dei due mondi Giuseppe Garibaldi, abbinato a un altro must-have: il cappello. (Redazione)