
“Avanti e buon coraggio, senza mai tirarsi indietro!”, era questo il motto di Sabina Santilli, la cui straordinaria determinazione guida ancora oggi l’attività della Fondazione Lega del Filo d’Oro Onlus. E di coraggio ne è servito tanto, nell’ultimo anno, perché se gli effetti della pandemia hanno avuto ripercussioni importanti sulla vita di tutti, non bisogna dimenticare il caro prezzo che hanno pagato le persone con disabilità, in particolar modo le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali, che utilizzano prevalentemente il tatto per comunicare.
Secondo i risultati di una recente indagine dell’Istituto Nazionale per l’analisi delle Politiche Pubbliche – condotta in collaborazione con la Lega del Filo d’Oro Onlus, insieme con altre associazioni nazionali di pazienti con disabilità neurosensoriale non istituzionalizzata in Italia – 6 persone su 10 hanno provato un forte senso di isolamento, di solitudine e di abbandono e oltre 1 persona su 2 ha visto sospesi i propri programmi di riabilitazione.
In particolare, la preoccupazione per il contagio e il ricovero in ospedale è stata avvertita maggiormente dalle persone con disabilità visiva (41,5 per cento), rispetto a quelle con disabilità uditiva (37,1 per cento), a causa della paura di non poter avere accanto la propria figura di accudimento-riferimento, cruciale per la propria autonomia.
Sebbene i dati confermino come nelle prime fasi della pandemia si sia completamente spenta la luce sui bisogni delle persone sordocieche e delle loro famiglie, una risposta concreta per la loro piena inclusione è arrivata lo scorso 19 maggio: una data storica perché, dopo 12 anni dalla ratifica della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità l’Italia ha, finalmente, colmato il grave ritardo che l’aveva portata ad essere l’ultima in Europa a non aver riconosciuto la propria lingua dei segni nazionale.
Inoltre, l’iter di conversione in legge del cosiddetto Decreto sostegni, al cui interno è prevista una norma che riconosce la Lis (Lingua dei Segni Italiana) e la List (Lingua dei Segni Italiana Tattile), riconosce ufficialmente anche la figura dell’interprete, un sostegno fondamentale per la vita di chi non vede e non sente.
Il 27 giugno un’esplosione di colori invaderà l’Italia da Nord a Sud: dopo un anno particolarmente buio per le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali, in occasione della Giornata Internazionale della Sordocecità, la Fondazione Lega del Filo d’Oro Onlus si fa promotrice dell’iniziativa internazionale Yarn Bombing, un variopinto “bombardamento di manufatti di filato” proposto dalla rete Deafblind International – di cui la Fondazione fa parte – per coinvolgere, in modo divertente e creativo, le persone sordocieche in un progetto artistico tattile su larga scala e sensibilizzare sulla sordocecità.
Nei centri e nelle sedi della Lega del Filo d’Oro, grazie ai laboratori di filato, persone che non vedono e non sentono hanno realizzato riquadri colorati e pon pon, grazie al contributo delle loro famiglie e dei loro cari, di sostenitori, volontari e personale della Lega del Filo d’Oro.
Nella giornata clou del 27 giugno, nelle 10 regioni in cui è presente la Fondazione, i manufatti realizzati a maglia o all’uncinetto andranno a rivestire strade, parchi e monumenti, in un grande patchwork intessuto di tutti i colori e i fili della solidarietà. Con un gesto simbolico, si potrà sostenere la causa della Lega del Filo d’Oro, per un futuro migliore oltre il buio e il silenzio. (Redazione)
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