Le farmacie pilastri della vaccinazione

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La più capillare delle reti al servizio della salute pubblica, dotata de facto della più alta sensibilità rispetto alle esigenze di fragili e popolazione anziana e di chi, in generale, ha bisogno di assistenza e di cure, diventa punto di riferimento della campagna di vaccinazione contro il covid.

Tra poche settimane sarà possibile recarsi presso una delle farmacie che, volontariamente, aderiscono all’accordo approvato dalla Conferenza Stato-Regioni e sottoscritto dal governo e dal ministro competente con Federfarma e Assofarm.

Nell’ipotesi di adesione di tutte le farmacie che gravitano nell’area della capitale della Sicilia e con la previsione di una media credibile giornaliera di somministrazioni si supererebbero le 5000 vaccinazioni al giorno.

Per permettere l’avvio di questa importante campagna la Regione Siciliana è tenuta a a recepire l’accordo e l’azienda sanitaria dovrà predisporre la distribuzione dei vaccini.

Le  farmacie potranno operare al loro interno, nelle adiacenze o in gazebo appositamente allestiti, dovranno individuare percorsi e modalità di accesso, dotarsi di dispositivi di sicurezza e, infine, utilizzare i canali informatici per comunicare i dati all’anagrafe vaccinale.

Per raggiungere l’obiettivo indicato dal commissario straordinario nel mese di settembre si derogherà agli orari di apertura. D’altra parte, per chi lo avesse dimenticato, siamo in emergenza.

I farmacisti seguiranno un breve corso per l’abilitazione alla somministrazione e l’Ordine professionale ha avviato la distribuzione delle credenziali di accesso.

Le prime cinque inoculazioni saranno assistite da un tutor (medico o infermiere) che al termine attesterà l’abilitazione. I farmacisti potranno vaccinare i pazienti  indicati, per classi d’età, nel nuovo piano vaccinale.

Si calcola che ogni vaccinazione durerà circa 25 minuti: 5 minuti per l’anamnesi e la raccolta del consenso informato del paziente attraverso un questionario con esclusione dei soggetti fragili e a rischio, i cui dati vengono raccolti dal medico  di medicina generale.

Altri 5 minuti sono destinati alla preparazione e l’inoculazione del siero e 15 minuti per il monitoraggio successivo alla somministrazione.

L’accordo comprende anche la pronta disponibilità dei farmaci e delle procedure di pronto soccorso in caso di eventuali, quanto remote, reazioni avverse. In ogni caso lo scudo penale è destianto a includere i farmacisti e i loro collaboratori.

Questa campagna si configura altresì come esperimento pilota: il ruolo delle farmacie a sostegno del sistema sanitario pubblico è, infatti, destinato a crescere. (Sergio Scialabba)