
L’ultima nota dell’Istat dell’anno 2019 relativa al commercio al dettaglio (mese di ottobre) indica in crescita il commercio elettronico (+16,6 per cento). in Italia, per le vendite al dettaglio, un calo congiunturale dello 0,2 per cento, sia in valore sia in volume.
La diminuzione riguarda in particolare i beni non alimentari (-0,5 per cento in valore e -0,4 per cento in volume), mentre per i beni alimentari si registra un contenuto aumento (+0,1 per cento in valore e +0,2 per cento in volume).
Nel trimestre agosto-ottobre 2019, rispetto al trimestre precedente, le vendite al dettaglio aumentano dello 0,1 per cento sia in valore sia in volume.
La crescita è limitata ai beni non alimentari (+ 0,3 per cento in valore e in volume) mentre sono in flessione le vendite dei beni alimentari (- 0,1 per cento in valore e – 0,3 per cento in volume).
Su base tendenziale a ottobre si registra una crescita complessiva dell’1,0 per cento in valore e dello 0,8 per cento in volume. Aumentano sia le vendite dei beni alimentari (+1,3 per cento in valore e + 0,6 per cento in volume) sia quelle dei beni non alimentari (+ 0,7 per cento in valore e + 1,0 per cento in volume).
Per quanto riguarda le vendite dei beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali positive per quasi tutti i gruppi di prodotti, ad eccezione di Cartoleria, libri, giornali e riviste (-1,6 per cento), Prodotti farmaceutici (-1,6 pere cento) e Foto-ottica e pellicole, supporti magnetici, strumenti musicali (-1,5 per cento). Gli aumenti maggiori riguardano Dotazioni per l’informatica, telecomunicazioni, telefonia (+2,7 per cento) e Giochi, giocattoli, sport e campeggio (+2,4 per cento).
Rispetto ad ottobre 2018, il valore delle vendite al dettaglio aumenta dell’1,8 per cento per la grande distribuzione e diminuisce dello 0,8 per cento per le imprese operanti su piccole superfici.
Viene rilevata la crescita tendenziale delle vendite al dettaglio, confermando la dinamica positiva osservata a partire dal mese di giugno. Nel complesso dei primi dieci mesi dell’anno l’aumento delle vendite è pari allo 0,7 per cento e riguarda sia il settore alimentare sia quello non alimentare.
Nello stesso arco di tempo si osserva che l’andamento positivo è limitato alle imprese con almeno 50 addetti, che registrano un incremento del 2,3 per cento, mentre quelle di dimensioni inferiori mostrano una flessione (-1,2 per cento per le imprese fino a 5 addetti e -0,2 per cento per quelle da 6 a 49 addetti).
C’è da chiedersi a questo punto quale sia l’impatto delle misure di stimolo all’economia nel Mezzogiorno, a cominciare dal reddito di cittadinanza. (Sergio Scialabba)
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