La Cidec visita Borgo Strafalè

Il presidente della Cidec Salvatore Bivona con i protagonisti di Borgo Strafalè

In qualità di presidente di un’associazione di categoria che tutela e valorizza il commercio e la creatività dei talenti locali,  e da cittadino palermitano,  sono molto orgoglioso delle energie e dell’impegno profusi dai partecipanti al progetto Borgo Strafalé , e mi auguro che esso diventi un modello sociale e produttivo al quale possano ispirarsi operatori economici, artigiani e liberi professionisti”: così si è espresso Salvatore Bivona, alla guida della Cidec cittadina e siciliana, in occasione di una visita compiuta presso gli esercizi commerciali e le realtà artigianali  di via IV Aprile.

A due passi dal polo universitario e culturale di Palazzo Steri, a ridosso di Piazza Marina, diverse abilità artigianali hanno dato vita al Borgo Strafalè, un esperimento che intende mettere insieme produzione e offerta di manufatti che scaturiscono da talenti e percorsi diversi, all’insegna di un’azione di rigenerazione urbana e rivitalizzazione degli spazi che riesuma la storia, il folklore e la tradizione proiettandoli dinamicamente in una dimensione sociale e culturale capace di determinare economia innovativa e benessere.

Un’aggregazione spontanea che ha progressivamente preso consistenza coinvolgendo diversi esercizi commerciali della zona.

“Sono entusiasta – afferma Bivona – del lavoro portato avanti da tutti gli attori del progetto: la maggior parte di essi sono donne, e ciò conferisce all’operazione un valore aggiunto che racconta la capacità femminile di reinterpretarsi e reinventarsi, mettendo a reddito la creatività e la manualità”.

Oltre alla valenza del progetto in termini produttivi, il presidente sottolinea anche l’aspetto, di certo non secondario, dell’abbellimento e della cura degli spazi, in un contesto urbano dimenticato malgrado la vicinanza alla Chiesa della Gancia, a Palazzo Steri e all’area portuale.

 “La Confederazione Italiana Esercenti Commercianti – assicura – sosterrà il progetto, anteprimista e innovativo, che indica la strada da seguire a tanti commercianti e artigiani coraggiosi e resilienti malgrado le restrizioni e i disagi imposti dall’emergenza sanitaria”.

Nei prossimi giorni, il presidente consegnerà ai partecipanti e agli attori del progetto alcune targhe, nel segno di un primo riconoscimento formale per l’attività svolta.

“Ringrazio tutti  – conclude – in particolar modo Marco Amato, la cui partecipazione  in qualità di direttore artistico rappresenta la spinta trainante affinché l’unitarietà del progetto stesso acquisti consapevolezza della valenza sociale, urbanistica e commerciale, oltre alla garanzia di un’adeguata comunicazione”. (Redazione)

 

 

 

 

 

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