
Il vecchio sistema finanziario libanese si è liquefatto e adesso nel paese dei Cedri si assiste al suo crollo definitivo: lo ha dichiarato Amin Salam, ministro dell’economia del governo guidato dall’imprenditore Najib Mikati, durante una conferenza stampa tenutasi a Beirut (si legge sul sito dell’agenzia giornalistica Ansa).
Saman ha reso pubblica la decisione di introdurre nei supermercati i prezzi dei beni al consumo in dollari statunitensi accanto ai prezzi in valuta locale, il cui valore è crollato di più del 98 per cento nell’arco di 3 anni e mezzo.
Nelle scorso settimane ha soggiornato in Italia l’esponente del Kataeb Party – il partito della Nazione libanese – Amin Gemayel che ha illustrato la drammatica situazione in cui versa il suo paese.
Gemayel, il quale ha fatto numerosi incontri anche nell’ambito dell’Internazionale Democratica Centrista, ha espresso fiducia nei confronti del governo italiano dichiarando, altresì, di aver “acquisito coscienza di preparativo concreti per aiutare il Libano ad uscire dalla crisi in cui si dibatte da decenni“.
Com’è noto la crisi è raggiunto l’attuale livello di gravità dopo le terribili esplosioni nel porto di Beirut dell’agosto 2020 che il presidente Usa di allora Donald Trump definì “attacco“. (Redazione)
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