
I negozi rischiano di restare chiusi durante i giorni di festa. Il lockdown di Natale rischia di chiudere i negozi, come del resto già serrati, nei fine settimana, saranno quelli ospitati nei centri commerciali.
Non solo i giovanissimi ma anche quelli che hanno qualche anno in più non hanno mai visto nulla del genere.
Ma le vecchie generazioni ricordano quel regalo buono per tutte le occasioni che era proprio il buono regalo.
Che si trattasse di musica o di libri, di un accessorio o di un capo di abbigliamento, il buono era la soluzione che toglieva dall’imbarazzo quando non si conosceva abbastanza qualcuno a cui fare un dono.
Internet ha visto una sua evoluzione: cambia il nome ma non la sostanza ed ecco quindi la Gift Card: una semplice carta con un importo predefinito. Ma che ha delle variazioni sul tema e, quindi, ricaricabile o di debito o credito, per fare acquisti da uno stesso brand o scegliere marche diverse, purchè ospitate nello stesso Shopping Center.
Gli importi variano e, di solito, c’è una data di scadenza. Un mercato in rapido sviluppo quello delle carte regalo, collegato a quello della fintech che vede nuovi istituti bancari affiancare quelli tradizionali vedi 2020: l’anno della Tecnofinanza.
È ormai chiaro che il digitale tende a far convergere marketing, soldi, consumi e interessi.
Se prima facevano uso delle Gift Card le aziende nei propri programmi di incentivi di vendita, per regali o promozioni riservati a dipendenti, clienti e fornitori o come premio in concorsi o raccolte a punti, la sua applicazione potrebbe diventare sempre più estesa.
Nel frattempo, la pandemia e il rischio di essere infettati da un virus costringono tutti a casa nel periodo dedicato a scambiarsi i regali. Il momento dell’anno in cui si mette mano al portafogli e si perde più tempo in giro per i negozi.
Una Gift Card si può spedire con una semplice email, purchè si abbia cura di accompagnarla con un messaggio di presentazione adatto e da una bella vesta grafica. In modo da non rendere fredda quella che resta una manifestazione di affetto o di cortesia. Anche se non potrà essere messa sotto l’albero. (Sergio Scialabba)