
Sono passati molti anni da quando si ricominciò a parlare di rilancio dell’ ippica, anche attraverso il coinvolgimento delle istituzioni. Persino della veterinaria e delle forze armate. Adesso che l’ Ippodromo della Favorita è stato formalmente sgomberato, le associazioni animaliste esprimono preoccupazione per la sorte dei cavalli. Perchè, indipendentemente dalle vicende riguardanti la società di gestione dell’ antica e prestigiosa struttura di viale del Fante, i cavalli stanno soffrendo, essendo stata loro razionata tanto la luce quanto l’ acqua. E’, peraltro, noto che il cavallo è un animale molto delicato il cui benessere può essere messo a repentaglio anche da eventi meno traumatici di quello occorso di recente. Senza contare che il cavallo, notoriamente, sviluppa un rapporto peculiare con l’ essere umano. “Si tratta di una situazione insostenibile – si legge nella nota (forse tardiva, ndr)- che si protrae ormai da troppo tempo e che, come è evidente, mette a serio rischio la salute e il benessere degli animali. Per questo chiediamo al Comune di Palermo di individuare con urgenza un soggetto istituzionale che si faccia carico dell’emergenza e che trovi una via d’uscita in linea con i bisogni e le esigenze etologiche degli equidi”. La attuale sofferenza dei cavalli della Favorita nasce da una complessa vicenda giudiziaria: all’ interdittiva antimafia disposta dal prefetto a carico della società che gestisce l’ Ippodromo è seguita un’ordinanza del Comune che, oltre a revocare la concessione, ha imposto lo sgombero dei box dove ci sono tuttora circa cento animali. (Sergio Scialabba) foto Enea