
“Se fumate, e vorreste non fumare, vi aspetta un’esperienza meravigliosa: l’esperienza di liberarvi da una schiavitù e di riscoprire che siete padroni di voi stessi. Vi costerà uno sforzo, ma se lo farete ne uscirete vittoriosi“.
Sono passati quasi 70 anni da quando Herbert Brean pubblicò How to Stop Smoking un libro pieno di suggerimenti rivoluzionari per l’epoca. Era il 1954 e la sigaretta era un’abitudine socialmente considerata, si fumava e si invitava a fumare.
Eppure c’era chi già con maggiore consapevolezza scriveva “Accendete una sigaretta, la fumate, ne assaporate il gusto amaro, buttate via il mozzicone. Mentre lo fate sapete già che presto ne vorrete un’altra. Non è che vi dia piacere, è soltanto che la volete“.
Ne è passata di acqua sotto i ponti e il problema è ancora aperto, la Commissione Europea fa sapere che nell’Ue 700mila persone muoiono ogni anno a causa del fumo e un fumatore su due muore 14 anni prima.
Quasi 2 anni e mezzo fa Philip Morris ha inaugurato in Italia il nuovo Centro per l’Eccellenza Industriale, il più grande al mondo del gruppo per industrializzazione, innovazione di processo, ingegnerizzazione e sostenibilità.
Il centro fa parte di un più ampio piano di investimenti per l’Italia pari a circa 600 milioni di euro in 3 anni, collegati ai nuovi prodotti senza combustione, con un impatto occupazionale stimato diretto, indiretto e indotto di circa 8.000 posti di lavoro lungo la filiera.
Le attività saranno consolidate e integrate grazie alla nascita del nuovo hub che sarà a supporto del centro ricerca e sviluppo globale del gruppo in Svizzera.
Tabacco senza combustione o sigarette elettroniche vengono considerate alternative di gran lunga meno dannose del fumo di sigaretta, eppure quando quasi 70 anni fa queste possibilità non c’erano veniva suggerito “Non rendete più difficile la rinunzia al fumo aggiungendovi altre rinunzie. Al contrario concedetevi dei lussi. Mangiate quello che volete, senza alcun rimorso, bevete un caffè o una bibita quando vi coglie il desiderio di fumare, prendete l’abitudine di tenere in tasca mentine o caramelle“. (Redazione)
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