di Sergio Scialabba
L’inglese per tutti, partendo da un concetto semplice ma non sempre di facile attuazione: imparare con il gioco e il divertimento. Uno dei pionieri è stato John Peter Sloan, considerato il miglior insegnante di inglese mai apparso in Italia, personaggio televisivo con un passato di artista e di attore comico.
Recentemente e prematuramente scomparso, divenne celebre per le sue apparizioni su Zelig, il programma andato in onda sulle reti Mediaset negli anni Novanta, le lezioni online e i tanti casi editoriali di successo. Era legato alla Sicilia e a Menfi, una delle “perle” della costa meridionale dell’isola, dove aveva molti amici e simpatizzanti.
Ma il metodo ludico di apprendimento della lingua di Shakespeare può essere applicato anche all’inglese commerciale, quello della Borsa, degli uffici e degli affari?

Ne parliamo con Robert Dennis, londinese, insegnante e consulente di comunicazione, che ha appena pubblicato per Gribaudo il primo manuale di apprendimento dell’inglese business post-covid.
John Peter Sloan lo ha definito “Il miglior libro di BUSINESS ENGLISH mai pubblicato in Italia”.
Robert (con la sua bombetta ndr) è a Milano, ma ha vissuto e insegnato in Sicilia presso John Peter Sloan la Scuola di Menfi (AG).
Cosa pensi che succederà dopo il coronavirus in Italia e nel mondo?
“Beh, permettimi di dire prima di tutto che l’epidemia è stata devastante per il mondo intero e il costo del ronzio dell’epidemia supera di gran lunga i danni economici che ha causato. Tuttavia, le persone sono generalmente resistenti e sono sicuro che ci sarà una sorta di boom post-covid. Questo è vitale in Italia, che dipende così tanto dal settore del turismo, ma in tutto il mondo la gente è ansiosa di tornare alla normalità e di tornare almeno allo stato in cui era prima della crisi e, si spera, di fare ancora meglio e di recuperare un pò dello slancio che abbiamo perso quando l’emergenza è iniziata”.

Hai collaborato con John Peter Sloan, il professore di inglese che ha proposto il gioco e il divertimento per imparare una lingua straniera. Pensi che questo metodo, risultato vincente, possa essere utile anche in altri campi?
“Perdere John è stato un colpo terribile non solo per noi, le persone che lo conoscevano, ma ha colpito anche milioni di italiani che lo conoscevano solo attraverso le sue apparizioni televisive, i video e i libri.
Credeva davvero che il modo migliore – anzi, l’unico – per padroneggiare davvero l’inglese fosse divertirsi. Questo è vero per la gente di questo Paese, dove le parole ‘Devi imparare l’inglese’ tendono a seminare il terrore nel cuore della maggior parte degli italiani.
Quando ti piace fare qualcosa non ti rendi nemmeno conto che stai imparando. John si riferiva spesso a questo ‘apprendimento invisibile’ ed è qualcosa che ho cercato di incorporare nel mio insegnamento e anche nel mio nuovo libro.
Per quanto riguarda le altre applicazioni, sì, c’è un enorme spazio per l’insegnamento e la formazione usando l’umorismo e attività che non sembrano apprendimento, ma dove si acquisiscono nuove conoscenze e competenze.
La formazione manageriale aziendale e le soft skills sono un’area ovvia dove questo approccio può funzionare, ma ce ne sono anche molte altre”.
Robert, vivi in Italia da molto tempo tra la Sicilia e Milano e conosci anche Palermo, che idea ti sei fatto della capitale della Sicilia?
“Vivo in Italia da 12 anni, di cui 3 in Sicilia quando insegnavo alla John Peter Sloan la Scuola di Menfi.
È impossibile vivere in Sicilia e non innamorarsi dell’isola e dei suoi paesaggi e della sua cultura unica. Ho vissuto a Menfi, ad Agrigento, che è una parte meno conosciuta della Sicilia e dove ci si sente più vicini alla natura. È un luogo magico e la gente è cordiale e accogliente. Non vedo l’ora di tornarci il prima possibile, speriamo quest’estate.
Palermo è un gioiello, un diamante grezzo, che ha una storia e una cultura affascinanti che risalgono a migliaia di anni fa e sono il frutto di invasioni e influenze straniere quasi infinite. Ho potuto esplorare la città come dovrebbe essere vista: a piedi, nei mercatini, nei cortili nascosti e negli angoli inaspettati, pieni di storia e di carattere”.

Robert Dennis, hai appena lanciato un corso di inglese commerciale allegato al Sole 24 Ore, il più diffuso quotidiano economico italiano. Perchè conoscere l’inglese continua a essere importante?
“Sì, sono stato molto fortunato che il mio libro, Business English, edito da Gribaudo, sia promosso da Il Sole 24 Ore, che è uno dei giornali più importanti di questo Paese.
L’inglese è oggi fondamentale per chiunque voglia trovare un lavoro o sviluppare la propria carriera in un contesto internazionale.
Il business è globale al giorno d’oggi. Se si vuole comunicare con gli stranieri, sia nelle riunioni, sia al telefono o via email, è necessario saper usare l’inglese. La lingua è essenziale anche per chi vuole lavorare all’estero o fare affari con clienti e aziende internazionali”.
Nel tuo libro ci sono dei consigli per trovare un lavoro, di cosa si tratta?
“Beh, trovare un lavoro è una parte così importante del business che i primi due capitoli di Business English sono dedicati a questo argomento.
Prima di tutto, devi decidere per quale tipo di lavoro sei veramente adatto e in quale sarai felice. Poi devi trovare le posizioni adatte e candidarti effettivamente. La tua arma più importante è il tuo CV / curriculum e ti mostro esattamente come scrivere un ottimo CV – anche se ci sono punti deboli o lacune nel tuo profilo e non hai una grande esperienza lavorativa.
Poi hai bisogno di un’ottima lettera di presentazione per assicurarti che il tuo CV sia letto tra tutti gli altri inviati a un’azienda da potenziali neoassunti. Infine, dovete eccellere nel tuo colloquio e distinguerti dalla concorrenza. In Business English fornisco al lettore un’ampia gamma di risposte collaudate ad alcune delle domande più difficili del colloquio e spiego come si può fare una grande impressione e ‘Get that job’ (ottenere quel lavoro)”.