Donare il sangue fa bene 3 volte

ph Daniel Pelaez Duque on Unsplash

Il sangue donato è un salvavita per molte persone che richiedono trattamenti a lungo termine, come i pazienti oncologici e nei trapianti. Non solo nelle emergenze vedi. Contiene, infatti, diversi componenti: globuli rossi, plasma e piastrine, tutti vitali per diversi utilizzi.

Ma, oltre al beneficio che deriva dalla consapevolezza di fare una cosa buona per gli altri, (e che oggi appare molto significativa mentre la guerra torna a farci capire il valore della vita), sembra che donare faccia bene anche alla salute del donatore.

Un gruppo di ricercatori ha scoperto che la donazione regolare ridurrebbe la quantità di Pfas (sostanze perfluoro-alchiliniche), presenti nel sangue. Tali sostanze hanno ricadute negative sulla salute, perchè incidono sull’equilibrio ormonale.

I Pfas si trovano in svariati oggetti di uso quotidiano come saponi, vernici, capi di abbigliamento, mobili e non si degradano in tempi brevi. Il Corriere della Sera ha intervistato in proposito l’ematologo Robin Gasiorowski della Macquarie University di Sidney, in Australia.

Il cambiamento dei costumi e delle abitudini di vita ha reso le nuove generazioni più attente all’igiene e alla cura della persona.

Questo, però, come sempre accade, contiene degli effetti indesiderati ma che possono essere corretti con gesti e comportamenti meno legati al presente e più alla tradizione, come la carità.

Chi avesse sempre donato il sangue avrà un motivo in più per essere felice. E chi volesse iniziare a donare uno in più per farlo. Donare il sangue fa bene 3 volte: allo spirito di chi dona, alla sua salute e a quella di chi riceve il sangue del donatore. (Sergio Scialabba)

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