
(Sergio Scialabba) Su impulso politico del governo presieduto da Mario Draghi l’Italia si dota con decreto di un organismo unitario alle dirette dipendenze della presidenza del Consiglio dei Ministri in materia di cybersicurezza.
I termini della sua istituzione furono, a suo tempo, una delle fonti di attrito nella maggioranza che sosteneva il governo di Giuseppe Conte e, infine, uno dei motivi del disimpegno di Italia Viva e della caduta del governo medesimo.
La neonata agenzia Acn – Agenzia Cybersecurity Nazionale – (l’acronimo è uguale a quello di un’azienda di marketing americana con sede a Concord nella Carolina del Nord ndr) non invaderà il campo della cyber-intelligenza e non sottrarrà competenze ai ministeri degli Interni e della Difesa.
Il decreto ha contestualmente istituito il Comitato interministeriale per la cybersicurezza (Cic) che assegna poteri di controllo al Copasir – Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica – alla cui presidenza si è da poco insediato tra le polemiche Adolfo Urso.
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