Cinema in classe missione compiuta

Studenti di San Gregorio di Catania vincitori di un progetto sull’audiovisivo

E’ la classe 2D dell’IC Michele Purrello di San Gregorio di Catania la vincitrice del concorso nazionale che ha visto sfidarsi le scuole nel progetto Missione Cultura 4.0: il cinema e l’audiovisivo arrivano in classe! a cura del Moige – Movimento Italiano Genitori e dell’agenzia di comunicazione Fluendo.

I ragazzi diventano sceneggiatori cimentandosi nella settima arte: questo uno degli obiettivi del progetto. Per esempio realizzando un cortometraggio attraverso le nozioni, le nuove conoscenze acquisite attraverso la formazione dedicata e la pratica.

Gli alunni della scuola etnea sono stati protagonisti e tali si sono sentiti attraverso la realizzazione di un cortometraggio, definendo in maniera personale tema, idea e ruoli. Una preziosa occasione per stimolare in loro riflessioni, idee, creatività, aumentando l’attenzione sui temi della sostenibilità, inclusione sociale e rispetto.

L’iniziativa – rientrante nel Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola promosso dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito – ha permesso l’attivazione di percorsi didattici e laboratoriali all’interno degli ambienti scolastici per il potenziamento delle competenze nei linguaggi cinematografici e audiovisivi, in linea con le attuali esigenze culturali e formative degli studenti e dei docenti.

E’ stata creata una rete nazionale di scuole in grado di dialogare insieme e di lavorare in sinergia per potenziare le competenze dei docenti e della comunità educante sul linguaggio cinematografico e audiovisivo.

Grazie al progetto i ragazzi hanno aumentato le competenze, le abilità e le soft skill sugli strumenti e metodi di analisi, sulla grammatica delle immagini e sul linguaggio cinematografico e audiovisivo.

Ma hanno avuto l’occasione di impadronirsi di tecniche legate a un mondo in continua evoluzione. I media, l’audiovisivo e il cinema, che sono confinanti e talvolta interscambiabili, possono trarre in inganno. E, quindi, da soggetti attivi si può comprendere in profondità il meccanismo alla base della comunicazione per indirizzarla nella giusta direzione. (Redazione)

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A scuola di cinema nelle classi