
Le previsioni formulate dalla Confederazione Italiana Esercenti Commercianti in merito agli esiti positivi dei saldi estivi in Sicilia sono state confermate.
Lo afferma il presidente regionale Salvatore Bivona che, alla fine dello scorso mese di giugno, aveva annunciato – sulla base dell’orientamento espresso dagli iscritti all’associazione di categoria – buoni incassi in tutta l’isola, soprattutto a Palermo.
“Il pronostico si è avverato – spiega – come testimoniato dagli stessi commercianti che, agli inizi dell’estate, auspicavano una ripresa degli acquisti, trainata anche e soprattutto dai turisti”.
“Nello specifico – aggiunge Salvatore Bivona, che ricopre anche il ruolo di presidente provinciale di Palermo dell’organizzazione datoriale – è stata rispettata la previsione di spesa media di duecento euro a famiglia che la Cidec aveva annunciato”.
Merito, secondo il presidente, anche delle nuove modalità di diversificazione dell’offerta merceologica, una scelta precisa degli esercenti per vendere di più e soddisfare al meglio le esigenze dei consumatori.
“A Palermo – puntualizza – nel centro storico e nelle aree limitrofe gli sconti hanno registrato esiti molto positivi, e ben poca merce è rimasta invenduta: era tanta, sia da parte dei turisti che degli stessi palermitani, la voglia di tornare alla normalità e comprare abiti e accessori ha rappresentato un’ottima opportunità per riappropriarsi delle vecchie abitudini dopo due anni all’insegna delle limitazioni”.
Secondo Salvatore Bivona, nello specifico, “la città comincia a sperimentare gli effetti positivi della nuova amministrazione comunale”.
Il settore del commercio segna dunque una ripresa in Sicilia? Per la Cidec, purtroppo, la risposta è negativa.
“Gli incassi, seppur notevoli rispetto agli anni precedenti – prosegue Salvatore Bivona – serviranno a fronteggiare i rincari energetici e, nella stragrande maggioranza dei casi, non saranno neppure sufficienti a coprire il pagamento delle utenze: ecco perché gli esercenti non possono certo tirare un sospiro di sollievo, malgrado i risultati più che incoraggianti delle vendite”.
Secondo le stime della Cidec, il costo delle bollette di gas e luce si aggirerebbe intorno al 400 per cento in più rispetto all’anno scorso.
“Per coloro che non sono neppure titolari degli immobili – precisa – la situazione diventa addirittura drammatica: all’affitto da pagare, come è giusto che sia nel rispetto dei proprietari, si aggiungono bollette da capogiro che, non di rado, costringono alla decisione drammatica di chiudere i battenti delle attività”.
Particolare preoccupazione, per la Cidec, destano le condizioni del settore della panificazione, quello che maggiormente risente dell’aumento incontrollato dei costi delle utenze. (Redazione)
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