Banca Iccrea rilancia in Sicilia

ph Ibrahim Boran on Unsplash

L’industria delle auto elettriche e delle batterie a litio che fa rotta a Sud, puntando a portare le nuove produzioni nel Mezzogiorno, è il focus al centro del più recente numero del Rapporto Sud in edicola con il Sole 24 Ore in Campania, Calabria, Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna.

Primo tassello: Stellantis, il colosso automobilistico nato dalla fusione tra Fca e Psa, ha scelto Melfi per produrre dal 2024 nuove vetture full elettric. Al Sud, insomma, un cambio epocale attende lo stabilimento di Melfi che diventa il primo plant della galassia Stellantis a ospitare la nuova piattaforma elettrica 2030 ready (Stla Medium) con autonomia fino a 700 km e lo sviluppo di quattro nuove vetture tutte elettriche, multibrand, da distribuire sui mercati domestici europei.

Secondo tassello del rilancio industriale del Sud: dopo una lunga attesa, il 12 luglio è stato pubblicato in Gazzetta il decreto interministeriale che dà il via libera tra l’altro al finanziamento di 500 milioni per la fabbrica di batterie al litio del gruppo Seri Industrial a Teverola (Ipcei) dove sono previste 625 assunzioni da metà 2023.

Nell’intervista a Paolo Scudieri, presidente di Adler group e presidente di Anfia, l’associazione di categoria dei produttori di componenti per l’auto: “Il passaggio alla nuova mobilità è necessario, ma è bene precisare che avrà costi molto alti. Proprio per difendere produzioni, industria e occupazione è necessario che coinvolga tutti i Paesi”

Il cammino verso la nuova mobilità – chiarisce Scudieri – richiede all’industria sforzi economici e organizzativi importanti. L’impatto in termini di emissioni di CO2 che attengono al settore auto rappresenta lo 0,9 del totale emesso. Dobbiamo quindi essere consapevoli che c’è in ballo, per una causa senza dubbio nobile quale la transizione verso una mobilità sostenibile, un settore da 1,2 milioni di posti di lavoro, 80 miliardi di gettito fiscale, e che produce il 20% del Pil”.

Immobiliare, Smart working e turismo di prossimità fanno aumentare i volumi delle compravendite e i prezzi: la domanda di case per vacanze sale del 50 per cento in Cilento e nelle isole campane, boom (+120 per cento) a Lampedusa e Linosa. Listini su del 5 per cento per le masserie pugliesi.

Si pensava che la pandemia e la crisi del turismo – si legge sul Rapporto – facessero crollare il settore immobiliare. Non è stato così: in Costa Smeralda salgono i prezzi delle ville di lusso che acquistano nel 2020 l’11,5 per cento.

Manovre sul fronte bancario che anche nel Mezzogiorno si riorganizza. Al via il piano che coinvolge 25 istituti tra Sicilia, Calabria e Campania per un totale di 296 sportelli. Nella capitale della Sicilia la sede della direzione.

Sono i numeri (alcuni) della nuova area del Sud-Ovest del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, considerato il maggiore gruppo bancario cooperativo italiano, a capitale interamente italiano, costituito da 130 Banche di Credito Cooperativo insieme con altre società bancarie, finanziarie e strumentali: i 296 sportelli della nuova area Sud-Ovest dove si colloca quasi il 20 per cento del totale delle banche aderenti a livello nazionale – spiega il Rapporto – sono dislocati in Sicilia dove ci sono 11 banche con 130 sportelli, in Campania dove sono presenti 8 banche con 103 sportelli e in Calabria dove sono presenti 6 banche con 63 sportelli. (Redazione)

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