Appello di Transport & Environment

ph Koukichi Takahashi on Unsplash

Vietare la vendita di auto diesel, benzina e, anche, ibride entro il 2035. Per quella data soltanto mezzi elettrici. Questo l’obiettivo dell’appello – rivolto alla Commissione Europea, al Parlamento Europeo e ai governi dei paesi membri dell’Unione Europea – di 27 grandi aziende – tra cui Coca-Cola, Ikea, Sky, Uber, Volvo, e le italiane Enel X e Novamont – insieme con 6 associazioni di automotive, energia, sanità, finanza.

Nel documento – aperto a nuove sottoscrizioni – si fa presente che, fissando “un obiettivo di Co2 per i costruttori di veicoli a 0 grammi per chilometro” si potrebbe inaugurare “una nuova era di mobilità a zero emissioni“.

A lanciare la proposta è Transport & Environment (organizzazione no-profit e indipendente che rappresenta 63 organizzazioni in 26 Paesi in tutta Europa): secondo la quale con “un obiettivo di Co2 per i costruttori di veicoli a 0 grammi per chilometro” si “sancirebbe l’eliminazione graduale delle auto a benzina e diesel (compresi gli ibridi)”.

I nuovi obiettivi che la commissione Ue proporrà “a giugno come parte del pacchetto legislativo ‘Fit for 55’” per la riduzione delle “emissioni complessive di almeno il 55 per cento entro il 2030” e il raggiungimento di “‘zero emissioni nette’ entro il 2050” potrebbero mettere “in moto una trasformazione sistemica” e potrebbero rendere “l’Ue leader globale in un settore chiave per un futuro a zero emissioni“.

I sottoscrittori ricordano come “autovetture e veicoli commerciali leggeri siano responsabili non solo del 15 per cento di tutte le emissioni di Co2 in Europa”.

Però essi causano ma anche la “maggiore fonte (26 per cento) di emissioni tossiche di ossido di azoto, che provocano malattie croniche e la morte prematura di 54 mila europei ogni anno”, oltre ai “200 miliardi di euro spesi ogni anno per l’importazione di petrolio“.

    La domanda dei veicoli elettrici – osservano i firmatari dell’appello – “sta crescendo rapidamente nonostante la pandemia”.

Essi “rappresentano oltre il 10 per cento dei veicoli venduti in Europa nel 2020. Decretare lo stop alla vendita degli altri tipi di auto fornirebbe un chiaro segnale alle case automobilistiche, ai fornitori di infrastrutture di ricarica, al settore energetico e alle istituzioni finanziarie per fare gli investimenti necessari alla ‘transizione’“.

Tra i 33 firmatari ci sono anche le aziende Allego, Iberdrola, Leaseplan, Lime, Metro, Schneider Electric, Vattenfall. (Redazione)

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