Amato stivale

ph Tamara Bellis on Unsplash

Se l’Italia è la più bella che dire dello stivale? Tanto amato soprattutto in questi giorni drammatici che sembrano aver tolto il sorriso a tutti e, anche, al Belpaese. E quante variazioni sul tema per quel tipo di calzatura, dominante e ambiziosa, che non copre solo il piede, ma anche la caviglia e la gamba e, talvolta, osa ancora di più, fascia parte della coscia, diventa aderente.

Una irriverente combinazione di tessuti e trame con le altrettanto innumerevoli varianti della punta: arrotondata, quadra o rialzata. Per non parlare del tacco: quest’ultimo serve a slanciare ogni scarpa femminile. È solo che, in questo caso, è usata da una donna che potrebbe aver preso il meglio degli uomini, abile a tirare con l’arco, una guerriera (si chiamavano amazzoni) che si serve di una protezione per andare a cavallo.

Stivali di feltro, come quelli usati dalle suore di clausura per proteggersi dal freddo; di gomma: destinati alle operaie per resistere agli agenti tossici.  Stivaletti da cow girl abbinati a una tuta corta colori pastello se si vuole generare un contrasto tra rudezza americana, financo un pò boschiva, e sobrietà, anche un pò enigmatica, tutta europea. Perfetti con un vestito corto a strati, arricciato o midi a fiorellini, da acquistare anche su Asos. (Sergio Scialabba)

 

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