
Ciò che i tifosi più temevano è diventata una triste realtà. E come un macigno è arrivata la sentenza della Covisoc che ha escluso il Palermo Calcio dal campionato di serie B per la stagione 2019/2020.
Alla base del no della commissione di vigilanza numerose anomalie nella documentazione rispetto ai parametri economico finanziari necessari per la concessione della licenza. Nella fattispecie, si contesta alla società di Viale del Fante il ritardo sul deposito della fideiussione da 800mila euro e il mancato pagamento degli stipendi ai calciatori e dei debiti nei confronti di Lega e Federcalcio (a carico del club una sanzione da 500 mila euro per illecito amministrativo che ha comportato 20 punti di penalizzazione e la conseguente esclusione dai playoff).
Una situazione non certo rosea per Arkus Network e Salvatore Tuttolomondo che, al netto della volontà di presentare ricorso al Tar (termine ultimo lunedì 8 luglio, a fronte di un pagamento di 15 mila euro), dovranno iniziare a delineare un piano per il futuro che, a meno di improbabili stravolgimenti, ripartirà dalla serie dilettantistica.
Nel frattempo è ripartita, più agguerrita che mai, una corsa a tre che vede in pole position Massimo Ferrero – ad un passo dalla cessione del club blu cerchiato – Tommaso Dragotto e Dario Mirri, che si sono già detti pronti a dare battaglia ai Tuttolomondo per l’acquisto del club rosanero.
Amarezza sul fronte tifosi che, dopo la fine dell’era Zamparini – chiusasi in modo turbolento – tante speranze avevano investito sulla nuova proprietà di Arkus Network e che, adesso, si trovano davanti l’ennesima, cocente delusione per ciò che non è stato e che avrebbe potuto essere. (Carmela Corso)