
Un accessorio straordinario, con una storia antichissima e con rimandi – sociali e culturali – i più disparati.
Ma quello che impressiona del cappello è la varietà degli stili, delle fogge e delle fatture.
Quello del cappello è un fascino alimentato dalle arti – teatro, cinema e Opera – declinabile tanto al maschile quanto al femminile, ambientato nel western o nella Parigi dell’Ottocento, nella Londra nebbiosa o nell’Estremo Oriente con le sue cerimonie.
(Humphrey Bogart e il Borsalino vanno al di la dell’accessorio e, forse, anche al di la del cinema e dell’America).
Che, poi, si dice copricapo ma, come è noto, le regole della lingua e il suo lessico li fa chi la lingua la parla o la scrive. Comunque una bella selezione è proposta da FashionNova.
Una cosa è certa. Con il gran caldo di questi giorni il cappello, nella sua funzione pratica di protezione contro i raggi solari, ha avuto il suo momento magico. E un colore chiaro è, certamente, molto adatto allo scopo. Anche per evitare che salga il sangue alla testa, con tutte le inevitabili conseguenze. (Redazione)
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