
Un accordo da 8 miliardi di dollari per aumentare la produzione di gas a favore del mercato interno libico e garantire l’esportazione in Europa.
Un’intesa per supportare la Libia con 5 imbarcazioni attrezzate nel campo della ricerca e soccorso di migranti in difficoltà in mare.
Questo nel quadro di una maggiore integrazione euromediterranea che vede l’Italia in posizione dominante, ma è vista con favore anche da chi, finora, ha goduto di un rapporto privilegiato con la Russia.
A Tripoli il capo del governo Giorgia Meloni ha rassicurato le autorità locali che l’Italia “è pronta ad aiutare” la sua crescita e il percorso verso elezioni “in tempi rapidi“.
Ma ha anche avvertito che senza una stabilizzazione del Paese, ancora diviso in 2 governi a oltre un anno dal rinvio delle elezioni, tutto rischia di essere vano.
E ha chiesto di “trovare soluzioni strutturali e verificabili” sul contenimento dell’immigrazione irregolare. Si legge sul sito dell’agenzia giornalistica Ansa. La strategia di Meloni è in assoluta linea di continuità con quella perseguita da Mario Draghi. (Redazione)
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